Jesús lanza un mandamiento que desconcierta a todos y que, aún hoy, deja asombrados.
Se trata de una de las enseñanzas más radicales del Evangelio y sigue siendo tema de debate entre los expertos
Il Vangelo non è, come si può pensare banalmente, una semplice raccolta di buoni consigli per vivere al meglio la vita cristiana. Il Vangelo è molto di più, cela al suo interno una serie di insegnamenti che richiedono una grande riflessione e importanti momenti di preghiera. Le parole di Gesù sono alquanto preziose, e, nello specifico, è proprio un comandamento che ci lascia ancora oggi spiazzati, vista sopratutto l’attualità del suo messaggio. Il Cristo, nel contesto di uno dei suoi numerosi discorsi ai discepoli riprende un’antica legge, quella che recitava il rinomato “Occhio per occhio, dente per dente”, rivoluzionandola completamente, come spesso era solito fare il Maestro. L’insegnamento di Gesù non propone la moderazione, non cerca giustizia. Il comandamento di Gesù è tutt’altro, è un invito senza tempo, un pensiero che ancora oggi lascia discutere tutti, fedeli e non. Bisogna, però, stare molto attenti a non cadere nel tranello della banalità. Gli insegnamenti del Vangelo non vanno mai letti con superficialità, ma vanno letti con attenzione, con riflessione e con spirito critico. Solo così, il comandamento che il Signore ci ha consegnato come dono prezioso, diventa una via di salvezza.
Cosa dice, dunque, Gesù, nel suo discorso della Montagna? Le parole del Cristo vanno lette con molta attenzione e riflessione: “Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. Dà a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle” (fonte: Matteo, 5). Non si tratta di un invito alla passività, no. Molti sono infatti i teologi e gli studiosi che si sono approcciati a questo discorso tirando fuori molte teorie. Porgere l’altra guancia, nella logica del Cristo, non significa quindi farsi calpestare. Si tratta, piuttosto, di un rifiuto di “rispondere con la stessa moneta”.
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Nella sua complessità, il profondo e fondamentale messaggio di Gesù fa ancora oggi discutere. Questo è un messaggio che si comprende al meglio solo alla luce della Croce. Proprio sulla Croce, con la sua Passione, Gesù non solo predica, ma vive sulla sua pelle questo insegnamento. Il Cristo non si difende, ma perdona coloro che lo hanno crocifisso, dunque simbolicamente “porge” l’altra guancia. Gesù, con il suo comandamento, ci invita a fare lo stesso. Non lo fa per un atto di buonismo, lo fa per offrirci la libertà e, di conseguenza, la salvezza.
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